Rimedi omeopatici

Mercurius Solubilis | I rimedi omeopatici

Il Mercurio omeopatico ha la sua matrice materiale nel mondo minerale.

II mercurio, (simbolo chimico Hg, numero atomico 80) è un metallo pesante di color argento; è l’unico metallo comune che a temperatura ambiente si presenta liquido. E’ chiamato anche argento rapido o argentovivo oppure hydrargyrium, parola composta da “acqua” e “argento” e da cui deriva il simbolo Hg, oppure Mercurius Oxydulatus Niger per il colore nerastro che assume ossidandosi. Continua a leggere

Maestri dell'omeopatia

J.T. Kent: il pensiero omeopatico si dipana

James Tyler Kent,  autore di testi fondamentali di medicina omeopatica, nasce il 31 marzo del 1849 a Woodhull, sobborgo di New York. Egli si laurea in Medicina nel 1874 presso l’Istituto medico eclettico di Cincinnati nell’Ohio. Nel 1875 si sposa e si trasferisce a Saint Louis nel Missouri. Kent si distingue subito per le sue grandi capacità di medico e scrittore e assume ben presto un ruolo importante nell’Associazione Nazionale di Medicina Eclettica, collaborando a diverse riviste scientifiche.

Nel 1877 riceve la nomina di Professore di Anatomia all’Università di Saint Louis e in questo periodo si accende il suo interesse per l’omeopatia in occasione di una malattia della moglie, guarita  da una cura omeopatica dopo che varie terapie convenzionali si erano dimostrate inefficaci.  Kent, uomo di carattere fermo e scevro da compromessi, sino a quel momento scettico verso l’omeopatia,  si dedica allo studio dei testi di Hahnemann e dà le sue dimissioni dalla carica di Professore universitario: sarà presto il più grande seguace di Hahnemann.

Dedica la sua vita allo studio e alla pratica della dottrina omeopatica, praticando e insegnando in ogni occasione la Legge dei Simili.  Nel 1881 è nominato Professore del Collegio Omeopatico del Missouri e nel 1899  decano del Collegio dei docenti della Postgraduate School of Homeopathy di Philadelphia. In questi anni perde la moglie e sposerà in seconde nozze Clara-Louise. Nel 1900 Kent si trasferisce a Chicago per insegnare ai prestigiosi Dunham Medical College prima e all’ Hering Medical College poi. Il suo contributo alla letteratura omeopatica è fonte di conoscenza per il mondo omeopatico e anche per chi desidera avvicinarsi con la forza della ragione alla cura del corpo e dello spirito. “Il corpo, prima ancora che organi e parti, è la casa in cui l’uomo vive….”; “La malattia, tutte le malattie, causano un degrado dell’ordine del volere e del pensare e parimenti la cura ne ripristina l’ordine”.

Le sue opere, Kent’s Repertory e Materia Medica, sono pietre miliari di clinica omeopatica e, Lectures of Homoeopathic Philosophy e Lesser Writings, sono opere di filosofia omeopatica. Fedele alla dottrina hahnemaniana, Kent ha sviluppato e chiarificato i principi dell’omeopatia, fornendo ai futuri medici omeopati strumenti tuttora fondamentali per l’insegnamento e la pratica medica. Egli espresse con incomparabile chiarezza la necessità di formare e educare la mente al pensiero filosofico omeopatico per elevarsi nella conoscenza e per curare. Kent dopo una vita di impegno e dedizione muore nel 1916, consapevole  di come, pur essendo irto di ostacoli il cammino, il progresso dell’omeopatia  avrebbe portato  luce  in ogni uomo che ne avesse  umilmente abbracciato lo spirito: “la presunzione dell’uomo è sempre in agguato e solo nella misura in cui la si combatte ci si può elevare nella vera conoscenza.” .

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Omeopatia unicista per la cura dei disturbi del ciclo mestruale

mastrIl ciclo mestruale ha caratteristiche fisiologiche che variano da donna a donna: ciascuna ha la sua costituzione, il suo carattere, la sua situazione esistenziale e ciascuna ha un ciclo con caratteristiche individuali. Infatti il ciclo mestruale è governato dal sistema ormonale femminile che è strettamente collegato agli altri sistemi ormonali e alla psiche, ma non solo… Secondo la Medicina Omeopatica ogni funzione del nostro organismo è il risultato sul corpo dell’influsso dinamico ed energetico della forza vitale della persona, che agisce sul corpo. Ogni disturbo del ciclo mestruale è il risultato di un’alterazione della forza vitale che va riequilibrata se si vuole curare il disturbo in modo radicale e duraturo. In omeopatia unicista i disturbi del ciclo mestruale hanno grande importanza nell’analisi del caso anche quando la cura viene richiesta per altre patologie: essi esprimono la natura dell’alterazione della forza vitale della donna.

Nel colloquio omeopatico viene dedicata attenzione a tutti i cambiamenti che si verificano prima, durante e dopo le mestruazioni. Molte donne soffrono di stanchezza, ansia, irritabilità e tristezza correlate alle mestruazioni, come se fossero alterate, dominate da sentimenti spropositati rispetto alle circostanze, reazioni che disturbano la quotidianità e rivelano un’interiorità cui danno poco ascolto. Certe donne soffrono di insonnia, aumento o diminuzione dell’appetito, desiderio di dolci o altri cibi, ritenzione idrica, stipsi e altri disturbi digestivi in relazione al ciclo. Continua a leggere

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Omeopatia unicista nei disturbi del climaterio e menopausa

img1Climaterio e menopausa sono fasi naturali della vita femminile e non necessariamente si accompagnano a disturbi significativi. Certamente, come sempre all’inizio di una nuova fase, l’organismo è impegnato in un cambiamento che richiede energie, proprio come la pubertà.

In questa fase vitale impegnativa è più facile ammalarsi, talora si accentuano disturbi già esistenti e altre volte compaiono disturbi specifici: menorragie, ansia, depressione, astenia, insonnia, vampate di calore, sudorazione eccessiva, palpitazioni. Questi disturbi manifestano la difficoltà dell’economia interna dell’organismo a trovare un nuovo equilibrio. Quindi i disturbi sono un problema per le attività quotidiane della donna, ma il reale problema per la salute della donna è la difficoltà dell’economia interna; il trattamento dei disturbi lo occulta, ma non lo risolve. Continua a leggere

Maestri dell'omeopatia

Samuel Hahnemann non fu solo fondatore dell’omeopatia

Egli fu anche medico e farmacologo ufficiale riconosciuto, precursore di una nuova psichiatria e della Evidence-based Medicine. Ecco un sunto della biografia del medico che con una vita di studi rigorosi col metodo sperimentale impresse alla Medicina innovazioni razionali, rivoluzionarie e durature.

Christian Friedrich Samuel Hahnemann nasce nella notte tra il 10 e l’11 aprile del 1755 a Meissen, in alta Sassonia. A 24 anni si laurea in Medicina ad Erlangen, brillante allievo di illustri medici e, conoscitore di oltre dieci lingue tra cui l’italiano, traduce innumerevoli testi.

A 27 anni sposa Johanna Henriette Kucher, figlia di un farmacista, che gli da undici figli. Grazie ai suoi studio di chimica e tecnica farmaceutica, estrazione e fusione dei minerali, dal 1781 al 1784 Hahnemann ottiene l’incarico di ufficiale sanitario sorvegliante delle farmacie della provincia di Gommern. Nel 1785 si trasferisce e dirige l’Ospedale di Dresda. Intanto pubblica diversi lavori farmacologici sulla preparazione e purezza dei farmaci, sul loro corretto utilizzo e prevenzione degli effetti dannosi. Nella ricerca di una medicina basata sulle prove, matura il gran rifiuto della medicina ufficiale del suo tempo, che egli denomina “allopatia”. Essa mancava di metodo scientifico e utilizzava associazioni arbitrarie di medicine che risultavano spesso inefficaci e dannose. Quindi la vita di Hahnemann è pervasa da un ripensamento profondo che porterà alla nascita dell’omeopatia: sospende l’attività di medico e la riprenderà solo dopo avere rifondato i principi dell’arte medica.

Nel 1789 si trasferisce a Lipsia malgrado le ristrettezze economiche con l’esplicito desiderio di essere “piu vicino alla fonte della scienza”, continuando la sua attività di sperimentatore di medicinali e di traduttore. E’ di quest’epoca un suo scritto anticipatorio di una nuova visione sulla cura degli ammalati psichici che aborriva la violenza e la coercizione, fino ad allora pratica comune; nel 1796 pubblicherà il resoconto della guarigione per sua opera con metodo dolce del Ministro di Polizia di Hannover.

Nel 1790 Hahnemann riceve l’incarico di tradurre la famosa “Materia Medica” di Cullen e il paragrafo sulla cura delle malattie febbrili lo incuriosisce sino a sperimentare su sè stesso gli effetti della corteccia di china. Da qui origina la formulazione della legge dei simili, insieme al nuovo metodo sperimentale del proving e nuove medicine preparate con procedimento di diluizione-dinamizzazione. Hahnemann condusse molte sperimentazioni su persone in salute, sperimentando egli stesso molti rimedi.

Nel 1793 pubblica il Dizionario del Farmacista “Pharmaceutical Lexicon”, un compendio di regole in gran parte formulate proprio da Hahnemann, che ben presto diventeranno norme ufficiali per la preparazione di medicinali vegetali, animali e minerali. Nel 1796 pubblica il “Saggio su un nuovo principio per accertare le proprietà curative dei farmaci”, in cui egli rifiuta la pratica medica empirica che non si basi sulle prove di efficacia e rifiuta la sperimentazione sugli animali, poiché hanno risposte biologiche e resistenza agli effetti dannosi diverse dall’uomo.

Egli riporta con rigore metodologico i dati delle sperimentazioni nella Materia Medica e condanna l’utilizzo di più di un medicinale alla volta. Quindi Hahnemann riprende a professare l’arte medica ben presto stimato e benestante. Nel clima di guerra e povertà dell’espansionismo napoleonico, che considera frutto di una personalità malata, Hahnemann cura centinaia di persone affette dalle malattie più disparate. A seguito dell’attacco della corporazione dei farmacisti, dopo aver dimostrato di non avere mai ricevuto compensi per i rimedi,  è costretto ad assicurare che non preparerà più da sé i farmaci. Nel 1799 individua un rimedio preventivo per l’epidemia di scarlattina e riscuote grande successo, ma l’ostilità della classe medica lo costringe a traferirsi ad Amburgo. Durante il trasferimento un grave incidente colpisce la sua famiglia e la priva di tutti gli averi.

Dal 1800 si susseguono anni di duri attacchi da parte dell’allopatia e Hahnemann deve difendere la propria reputazione in svariate occasioni fino alla pubblicazione della prima edizione dell’Organon nel 1810. Nel 1811 si trasferisce e tiene lezioni all’Università di Lipsia sulla medicina omeopatica. Nel 1820 diventa medico personale del Granduca Ferdinando Principe di Anhalt e Coethen e conduce vita ritirata e dedita alle riedizioni dell’Organon, continuando i proving, arricchendo la Materia Medica e preparando il Trattato sulle Malattie Croniche. Nel 1830 muore la moglie Johanna con la quale aveva condiviso 48 anni di matrimonio. Nel 1835, a seguito di seconde nozze con un’artista francese, Mille Melanine d’Hervill Gohier, giunta in Germania per conoscerlo, Hahnemann abbandona l’amata Sassonia, si trasferisce in Francia ed esercita a Parigi l’omeopatia con grande notorietà. Muore nel 1843 ad 88 anni e vive in questa disciplina che trova sempre maggiori conferme nei progressi scientifici e anticipa ancora il futuro della medicina dell’uomo.